Esordito nelle categorie Open serie B e Women serie B
Torna a correre l’Ultimate frisbee trentino. Dopo i Campionati italiani mixed (dove maschi e femmine giocano insieme) disputati in autunno e dove hanno sfiorato l’accesso alla serie A e conquistato il premio per lo Spirito del gioco, la compagine trentina dell’Ultimate Frisbee Oltrefersina (UFO) ha esordito nelle due categorie Open serie B (il 20 febbraio a Padova) e Women serie B (il 27 a Bergamo).
La squadra Open, quest’anno decisamente rinnovata, con la presenza di numerosi esordienti e diversi ragazzi under 20 e under 16, ha fatto il suo dovere vincendo entrambe le partite di giornata, contro gli storici avversari Marsoni Padova e Discover Verona. Decisamente più complessa la prima sfida, sia per essere la prima partita ufficiale in questa categoria dopo quasi due anni, sia per la solidità della formazione patavina. Finisce 13-10 per gli UFO, che si ripetono poi nel secondo match in cui fanno bottino pieno con un deciso 15-10. I cinque punti conquistati in classifica (due punti se il distacco è inferiore di tre, tre punti se è superiore) li pongono per ora al secondo posto, una buona posizione per affrontare i prossimi avversari (contro Cremona, Como e Casalecchio) e consolidare l’obiettivo stagionale, cioè la permanenza in serie B.
Ancora migliore l’esordio della squadra Women, una formazione un po’ risicata nei numeri (quindici le ragazze, tra le quali quattro “straniere” provenienti da altre società) e con diverse debuttanti che si sono però ben comportate a Bergamo. Le HUB (questo il nome della squadra) portano a casa infatti due vittorie nette contro le bolognesi del CUSB Borealis (14-6) e le milanesi Donkey Ladies (11-6). Anche per loro il mese prossimo altre due partite che saranno il banco di prova per capire fin dove si può arrivare.
Si ricorda che l’Ultimate frisbee è uno sport di squadra dai grandi valori educativi, in quanto – oltre a poter essere giocato misto, con evidenti positive ricadute rispetto alla considerazione della parità di genere – non prevede la figura dell’arbitro. Sono i giocatori in campo a risolvere le chiamate ed eventuali discussioni, seguendo le indicazioni dello Spirito del gioco (conoscenza delle regole, rispetto dell’avversario, contenimento del contatto fisico, lealtà e capacità di comunicazione con gli avversari). Al termine di ogni partita – dopo il cerchio finale insieme agli avversari - si vota giudicando lo Spirito dell’altra squadra e il punteggio concorre a stilare una classifica che decide il vincitore del premio Spirito del gioco.
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